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sabato 29 maggio 2010

Profumo di Romagna: la piadina

...e l'odore del pane empie la casa.
                                    G. Pascoli

Questa sera niente bijoux, ma una ricetta gustosa che Vi porterà in casa il profumo ed i sapori della Romagna:  la piadina!
Mia figlia, incurante del fatto che ogni giorno me ne veda passare per le mani diverse migliaia, mi ha chiesto quella fatta in casa ed allora ecco come si fà.
Ingredienti:
1 kg. di farina "0"
100 gr. di strutto o in sostituzione
12/13 cucchiai di olio extravergine di oliva,
30 gr. di sale fino
250 gr di acqua tiepida
250 gr.latte tiepido

Mettere la farina in una ciotola o se preferite a fontana su un tagliere, aggiungere lo strutto ( o l'olio), il latte tiepido, sciogliere il sale nell'acqua tiepida ed aggiungerlo alla farina.
Impastare e lavorare bene fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.
Lasciarlo riposare un paio d'ore in un contenitore chiuso.
Questa ricetta, non prevede l'uso nè del lievito nè tantomeno del bicarbonato, saranno gli enzimi contenuti nella farina ad esercitare la loro azione lievitante naturale dell'impasto durante questo periodo di riposo, pertanto più lungo sarà questo periodo, più soffice e leggera sarà la piada dopo la cottura.
Spezzettare l'impasto in pezzi da circa 130/150gr, che lavorerete fino ad ottenere delle pallineche coperte da un tovagliolo dovranno riposare ancora una trentina di minuti.
Mettete sul fornello a fuoco alto il "testo" la tipica piastra in ghisa per cuocere la piada, oggi se ne trovano anche rivestite di teflon, (  l'ideale sarebbe quella in coccio come si usava una volta
) e portatela a temperatura, in mancanza del testo si può usare una padalla antiaderente con fondo piatto.
A questo punto col mattarello " tirare" la piadina su un ripiano infarinato fino ad ottenere uno spessore di circa 4/5 millimetri. Lo spessore della piada, varia con la zona geografica, per esempio nella zona di Rimini e Riccione, la piada è sottile, nella zona di Cesena lo spessore aumenta mentre a Cervia o Milano Marittima è decisamente alta: poco meno di un centimetro.
Più che una piada sembra quasi una focaccia: gustosa ma anche pesante da digerire.
Cuocetela per circa tre minuti per parte, ruotandola contemporaneamente su se stessa per distribuire uniformemente il calore,sarà cotta a puntino quando inizierà a fare delle bolle d'aria interne e presenterà le tipiche macchie color nocciola scuro.
Ora non resta che ....mangiarla!
 Così com'è, in sostituzione del pane : in tempi andati le azdore (l’Azdora o Arzdora era una vera colonna portante della famiglia e, non a caso, sfogliando il dizionario di dialetto romagnolo scopriamo che in italiano Azdora significa: Reggitrice, massaia, colei che presiede al governo della casa. La parola “reggitrice” richiama proprio questa funzione di sostegno),  la impastavano tutti i giorni per cuocerla poi per pranzo e cena e a colazione, quando le merendine erano lontane da venire, veniva inzuppata nel latte e antesignana del moderno street food, portata nel fagotto come spuntino nel duro lavoro dei campi;
oppure farcita nei mille modi che la fantasia Vi suggerisce:dal classico Rucola e squaqquerone (formaggio molle simile allo stracchino ma dal gusto più morbido),
al crudo mozzarella e rucola , al salame e formaggio, alla gustosa cipolla alla piastra e salsiccia, o con verdure al gratin e crudo, fino alle sfiziose versioni dolci con nutella (!!) o nutella mascarpone e granella di nocciole, all'insolita squaqquerone e fichi caramellati ( una vera delizia di contrasti)  e perchè no marmellata.
La piadina è perfetta con tutto.
Una volta farcita, soprattutto se con formaggi, è consigliabile una ulteriore ripassata sul testo per far sciogliere meglio il formaggio stesso.
Ed ora finalmente.....Buon appetito!


Un consiglio:  Le piade precotte, si prestano ad essere congelate, perciò se volete prepararne in più per averne sempre a portata di mano, basterà cuocerle un paio di minuti per parte, lasciarle raffreddare bene su una griglia ed una volta ben fredde metterle nei sacchetti per freezer e congelarle.
Al momento del consumo si metteranno sul testo e si porteranno a fine cottura.

7 commenti:

Scarlett: ha detto...

buonissima!!!bella quella piastra..brava e buon week end

Unknown ha detto...

Daniela sai che pur essendo torinese,io preparo spesso le piadine.
Da bambina avevo una vicina di casa di Rimini che le faceva sempre e non poteva non contagiarci: sono così buone!
Mio figlio le adora anche fuori casa mangiava spesso nelle piadinerie che ora ci sono anche qui da noi.
Io spesso le utilizzo come antipasti in versione piccola quando ho gente,e per noi come cena in sostituzione della pizza.
COmunque grazie della ricetta,io forse perchè mia mamma non beveva latte,l'ho imparata senza latte solo con olio d'oliva e acqua,proverò a mettere il latte poi ti faccio sapere come viene.
Un bacio
Mari

carmen ha detto...

Grazie della ricetta, la proverò perchè i miei figli vanno matti per le piadine!! Ciao e complimenti per il tuo blog
Carmen

DEGRASSI Antonella ha detto...

ciao daniela,sono passata a curiosare. sicuramente provero' questa tua ricetta .....ho una fame...
ciao antonella

Feddy ha detto...

Uapa ha tanta fame adesso! *.*

Halia ha detto...

Ciao Dany, come va? Ho letto attentamente la tua gustosa ricetta e volevo farti una domandina forse stupida .... posso usare una padella antiaderente?
Baci e buon inizio settimana :-)

MisSmilla ha detto...

Vado pazza per la piadina, mi sono subito salvata la tua ricetta e poco fa ho preparato l'impasto...poi ti dirò...sono sicura sarà deliziosa!!!
Grazie :-)